La casa d’artigiano in cui oggi ha sede la drogheria storica fu costruita dall’artigiano tessile Johann Jakob Baur.
Le fattorie con le pareti di legno bruciate dal sole e sormontate da un vasto tetto di paglia o di scandole che scende fin quasi a terra sono elementi imprescindibili del paesaggio dell’Altopiano bernese. Si tratta di costruzioni solide e massicce. Diverso invece l’aspetto di questo edificio abitato da un artigiano. Solo la sua pianta ricorda in qualche modo la tipica struttura edilizia rurale. L’alto tetto a padiglione ricoperto da tegole, le travi dell’intelaiatura dipinte e i muri imbiancati conferiscono al fabbricato una certa eleganza. Il fumo non si disperde più nella cucina e poi dal tetto, ma è diretto verso un doppio camino di tipo cittadino. L’aspetto esteriore rimanda piuttosto a un edificio borghese che non a una casa rurale. Come stanno veramente le cose?
Nell’Alto Argoviese, sin dal XVII secolo la tessitura del lino era con l’attività agricola la principale fonte di guadagno. Il ceto medio era costituito di artigiani tessitori e piccoli imprenditori. Johann Jakob Baur, che nel 1777 inoltrò la domanda di costruzione, era uno di questi. Allorché l’attività tessile entrò in crisi, il Baur introdusse in paese alcune novità.
Fino a quel momento, il lavoro di tessitura era svolto a domicilio. L’agricoltura, il lavoro a domicilio e la tessitura quale attività accessoria erano la regola. È questa la situazione dominante quando nel 1778 il fabbricante di calze J. J. Baur fece costruire l’edificio. I locali abitativi e produttivi si trovano sotto lo stesso tetto, gli uni su un lato, i secondi sull’altro lato del corridoio. Le grandi fi nestre danno luce agli spazi di lavoro. L’architettura della casa esprime lo spirito manifatturiero dell’epoca e non vi sono elementi che rimandano a un’attività agricola. Non è del resto un caso che il fabbricato sorgesse sulla nuova strada tra Zurigo e Berna. I pavimenti in legno duro e le belle stufe ricoperte di piastrelle con[1]fermano la ricchezza e il progresso già annunciati dalle facciate.
Presso la casa d’artigianato di Herzogenbuchsee e presso lo Stöckli di Köniz (382), tutto ruota intorno alla naturopatia e alla storia del mestiere del droghiere in Svizzera. Il fulcro è costituito dal giardino di piante officinali, in cui crescono le tante specie impiegate per la preparazione di essenze profumate naturali e di prodotti curativi, o utilizzate da sempre come rimedi naturali.
La mostra al primo piano della drogheria presenta la storia della naturopatia e dell’importanza che ha nella drogheria, il parroco erborista Künzle e il dott. Alfred Vogel, le loro conoscenza su droghe, erbe officinali e fitoterapia.
La principale attrazione in questo universo di erbe e tinture è la drogheria storica presso la casa d’artigianato di Herzogenbuchsee (381). Qui si possono acquistare alcuni validi prodotti realizzati secondo i metodi tradizionali presso il museo, come ad es. un applicatore a rullo di piantaggine, utile in caso di punture d’insetto, oppure un «Chörblichrutwasser» (preparato liquido di cerfoglio), che nella medicina popolare era noto come rimedio per i disturbi del sangue. Le piante crescono proprio dietro la drogheria. Molto apprezzati sono poi anche prodotti quali l’unguento di calendula, le tinture a base di arnica o lo sciroppo di timo. Nei secoli passati, la conoscenza del potere curativo di alcune piante era largamente diffusa, e le famiglie contadine erano solite preparare diversi rimedi casalinghi in autonomia, oppure fornivano le piante e le erbe necessarie alle drogherie. «Oggi desideriamo riproporre al pubblico questa semplicità e naturalità della produzione», spiega il droghiere Beni Haslebacher.
Nel piccolo negozio sono poi presenti anche altri prodotti, che Haslebacher definisce «Weisch-no-Artikel» (articoli da ricordo), che ormai non sono più venduti in nessun luogo, come ad es. le barrette d’orzo in zucchero di malto o delle pastiglie Wybert. La dotazione della drogheria del Ballenberg proviene da La Chaux-de-Fonds; si tratta del locale di vendita originale della drogheria Robert Tissot, operativa fino al 1955.