A Gwatt, sul Lago di Thun, questo apiario è stato costruito come una casa in miniatura.

L’uomo è attratto dalla riproduzione in piccolo di ciò che piace. E così a Gwatt, sul Lago di Thun, questo apiario è stato costruito come una casa in miniatura: Tetto in tegole, assicelle seghettate lungo la bordura del tetto, scandole delle pareti dipinte di giallo, aperture di accesso per le api… Il tutto presenta le forme di una casetta delle bambole, con finestre e tendine dipinte, con la facciata adornata da motivi illusionisti che saranno certo costati qualcosa al contadino. Questo leggiadro chalet in stile dell’epoca ospitava nove popoli.

L’edificio è rivolto verso il lato di maggior soleggiamento. Sul retro, è poi stato aggiunto un locale di lavoro, dal quale l’apicoltore può aprire le arnie, controllare i favi, ritirare quelli pieni e rimettere quelli vuoti, osservare la salute dei popoli e nutrirli in inverno con soluzioni zuccherine, e nel quale conservava gli arnesi necessari. Negli apiari più grandi, vi era anche lo smelatore per centrifugare il miele dai favi. L’apiario protegge le api dal freddo e dai nemici, come le formiche, e facilita il lavoro dell’uomo.

Gli apiari possono essere semplici cassette di legno allineate su un prato o trovare posto in modeste costruzioni, come quella di Mettmenstetten (614). Spesso però sono decorate con lavori di traforo o con dipinti. Altre volte, il costruttore si sbizzarriva in forme più ricercate, soprattutto a cavallo tra l’Ottocento e il Novecento, come nel caso di Gwatt (383). Nel XIX secolo, tutti i contadini cercavano di migliorare in un modo o nell’altro il proprio reddito. Questi sforzi interessarono anche l’apicoltura, e del resto per impollinare gli alberi da frutta le api erano indispensabili. L’operosità delle api è proverbiale, ma anche quella degli apicoltori non è da meno. Questi insetti erano presi a modello dalla borghesia patriottica come esempi di coesione regnante all’interno dello sciame e di unità nel perseguire uno scopo comune. Il nostro piccolo chalet svizzero riflette nel modo migliore il patriottismo del suo costruttore.
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