La Caciaia di Leissigen, sulla sponda meridionale del Lago di Thun, si trovava sull’Hornalp, a 1199 metri d’altitudine. Di proprietà del patriziato, che stipendiava un casaro e due pastori, fu usata fino al 1981.
La Caciaia di Leissigen, sulla sponda meridionale del Lago di Thun, si trovava sull’Hornalp, a 1199 metri d’altitudine. Di proprietà del patriziato, che stipendiava un casaro e due pastori, fu usata fino al 1981. L’anno successivo, fu costruita una nuova cascina con caciaia integrata nella quale è prodotto oggi ancora il formaggio.
Questo piccolo edificio a montanti e panconi è sormontato da un tetto a padiglione con le falde molto sporgenti. Il corpo principale è sostenuto da pilastrini di legno che appoggiano su un anello di travi sollevato da terra mediante grandi masselli, cosicché l’aria può liberamente circolare, proteggendo dall’umidità del terreno le forme di for[1]maggio messe nella cella a maturare.
L’architrave dell’uscio reca la data 1780. Questo granaio è una costruzione a montanti con grandi travi di riempimento ben connesse che conferiscono all’edificio un aspetto solido e massiccio, ma, se visto da lontano, al tempo stesso grazioso.
Il primo giorno d’alpeggio, il Bsatztag, ogni proprietario tirava un biglietto da un berretto (Zöttelikappe) con scritta la data alla quale doveva salire all’alpe per la misura del latte. Per tutta l’estate, il latte di ogni singola mucca veniva pesato il sabato sera e la domenica mattina. In base a questi dati, veniva calcolata la produzione media settimanale. Alla fine della stagione, le forme venivano pesate e distribuite in proporzione della quantità di latte prodotta dalle singole mucche di un proprietario. Ogni contadino riceveva in tal modo un numero di forme corrispondente alla produzione di latte del suo bestiame.