Questa stalla-fienile proviene dalla tenuta del dott. Niklaus Rohrer e, secondo l’analisi dendrocronologica, fu costruita a Sachseln tra il 1837 e il 1838.
Questa stalla-fienile e la Casa d’abitazione di Sachseln (711) sono perfetti testimoni degli insediamenti sparsi dell’area alpina e prealpina, dove il paesaggio era punteggiato da una miriade di edifici con varie funzioni – le stalle, i forni d’essiccazione, i porcili ecc. A differenza degli edifici polivalenti che riuniscono sotto uno stesso tetto le diverse attività e l’abitazione, in queste regioni per ogni specifica funzione veniva costruito un manufatto.
Questa stalla-fienile proviene dalla tenuta del dott. Niklaus Rohrer e, secondo l’analisi dendrocronologica, fu costruita a Sachseln tra il 1837 e il 1838. In quegli stessi anni, la Casa d’abitazione di Joseph von Moos (711) stava per essere trasformata in una residenza signorile, ma anch’essa con nei pressi la sua stalla-fienile.
Qui al Ballenberg, sorgono l’una vicina all’altra, e col Forno per l’essiccazione (713) sono un esempio di prospera azienda agricola obvaldese.
La stalla-fienile presenta tutte le caratteristiche di questi stabili utilitari: stalla e rimessa per i carri al piano terra, fienile al piano superiore. Le travi della stalla sono fatte ben combaciare per riparare gli animali dalle correnti d’aria, mentre quelle del fienile sono leggermente distanziate per lasciar filtrare l’aria e tenere bene asciutto il fieno. L’accesso al fienile si trova in alto, nel frontone, non il massimo del comodo…