L’Oberland è noto sul piano internazionale sin dai primi passi mossi dall’industria dei forestieri oltre duecento anni or sono. Le bellezze naturali, le vette innevate, le gole profonde e l’azzurro dei laghi, nonché le costruzioni in legno dei villaggi e dei numerosi insediamenti sparsi, hanno contribuito a conferire significati idilliaci al rude paesaggio alpino.
Interlaken e Jungfraujoch sono nomi noti che attirano in terra bernese turisti da tutto il mondo. L’Oberland è noto sul piano internazionale sin dai primi passi mossi dall’industria dei forestieri oltre duecento anni or sono. Le bellezze naturali, le vette innevate, le gole profonde e l’azzurro dei laghi, nonché le costruzioni in legno dei villaggi e dei numerosi insediamenti sparsi, hanno contribuito a conferire significati idilliaci al rude paesaggio alpino.
Anche in Svizzera l’Oberland bernese è sinonimo di ruralità e di montagna. Gli «edifici da cartolina» sono in massima parte costruzioni a castello con travi squadrate, come la Casa contadina di Adelboden (1011), le Case d’abitazione di Matten (1021) e Brienz (1031), e la Casa contadina di Unterseen (1051). Più rare sono invece le vecchie costruzioni a castello con tondoni, come la Casera alpestre dell’Axalp/Brienz (1351), costruita cinquecento anni addietro, e le costruzioni a graticcio, come la Forgia di Bümpliz (1052), bell’esempio di abitazione di un artigiano, ma in fin dei conti situata fuori dall’area geografica dell’Oberland bernese.
Vicino al settore dell’Oberland bernese, qui al Museo sono stati rimontati altri edifici alpestri provenienti da questa regione: la già menzionata Casera alpestre dell’Axalp/Brienz (1351) e le Caciaie di Leissigen (1362) e di Guttannen (1363), che documentano l’importante attività della fabbricazione del formaggio. Entrambe sono di legno, la prima in montanti e panconi, la seconda è una costruzione a castello.