Dopo un’accurata demolizione dell’edificio scolastico, avvenuta una pietra alla volta, hanno preso il via i lavori di ricostruzione finalizzati a riportare la struttura al suo aspetto originario. Le pietre, separate e contrassegnate in base all’orientazione e alla pianta durante la fase di smantellamento, vengono trasferite dal loro deposito all’esterno del museo al cantiere e lì selezionate. La disponibilità delle piante dettagliate realizzate in precedenza rende possibile la ricollocazione delle pietre di maggiore rilievo nella loro posizione originaria. L’intera operazione di assemblaggio somiglia a un enorme puzzle, in cui la struttura muraria viene ricostruita con cura un pezzo per volta.
Bärbel, la mucca di legno amante dell’avventura, sognava ogni giorno di partire per un viaggio emozionante attraverso la Svizzera. Una mattina decise di realizzare il suo sogno. Quando vide i due buoi Sämi e Zimbo incamminarsi con calma verso il Museo svizzero all’aperto Ballenberg, pensò «ora o mai più» e così decise di seguire il richiamo dell’avventura.
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Senza la presa dei pantaloni non c’è combattimento. Ma quanto resistono i pantaloni? Perché non si strappano durante l’Hosenlupf, la lotta in pantaloncini di juta? E chi lavora dietro le quinte di un incontro di lotta («Schwingfest») prima che i lottatori indossino i pantaloni? La mostra speciale «I pantaloni dei campioni: Lotta svizzera – una tradizione ben viva» è dedicata ai pantaloni più forti della Svizzera. La mostra è aperta tutti i giorni ed è inclusa nel prezzo d'entrata.