Si può vivere in un monumento? La casa d’abitazione di Matten BE (1021), ristrutturata nel 2007, mostra come un edificio storico possa essere rinnovato in un’ottica contemporanea e accogliente, pur conservandone il design originale. Gli arredi sono stati forniti dall’azienda svizzera di arredamento Vitra.
Nel 2026, la casa di Matten sarà disponibile come piattaforma per i membri della rete «Archijeunes - Mediazione della cultura della costruzione».
Volete esporre il vostro progetto al Ballenberg durante la stagione 2026 (da metà aprile a inizio novembre)? Utilizzare la casa come laboratorio aperto? Entrare in contatto con i visitatori in modo divertente? Presentare la vostra mostra sul Ballenberg?
La casa d'abitazione di Matten risale al 1570 ed è stata trasformata in un edificio residenziale utilizzabile nel 2007, in collaborazione con l'Ufficio dei monumenti storici del Cantone di Berna e l'architetto Patrick Thurston. Dal 2024, nella casa di Matten, i temi relativi all'abitare e al costruire sostenibile sono comunicati in collaborazione con dei partner.
Siamo aperti alle vostre idee, a condizione che le trasmettiate ai visitatori del museo. Il Ballenberg contribuirà alle vostre spese. Per ulteriori informazioni e per iscriversi entro il 30 settembre, contattare Franziska Werlen, curatrice del Ballenberg, franziska.werlen@ballenberg.ch.
Nella casa di Matten, gli arredi di Vitra creano una piacevole atmosfera abitativa, in un vivace contrasto con l’essenza storica dell’edificio. Ma non è tutto: la collaborazione tra Vitra e Ballenberg porta alla luce anche i parallelismi che accomunano le origini dei mobili e degli oggetti.
Il design moderno e la cultura rurale sono più interconnessi di quanto possa sembrare a un primo sguardo: il concetto di longevità e di sostenibilità, che costituiva la regola nelle economie domestiche contadine, vigeva già prima che si formulassero delle espressioni per definirlo. I contadini e gli artigiani migliorarono e semplificarono nel corso dei secoli i loro utensili, fino a renderli conformi a un principio fondamentale che i moderni designer formularono più tardi: la riduzione all’essenziale. L’abitare, tuttavia, è più che un mero concetto di funzionalità. Oggi come allora, gli esseri umani sono al tempo stesso spinti anche dall’interesse per gli ornamenti e l’estetica.
I classici iconici, come la Eames Lounge Chair disegnata nel 1956 o i mobili di Jean Prouvé degli anni ‘40, si fondono con la casa proprio come il design contemporaneo di Jasper Morrison o Antonio Citterio.
La Casa di Matten è nota soprattutto grazie a un progetto coraggioso. In collaborazione con l’Ufficio dei beni culturali e un gruppo di lavoro diretto dall’architetto Patrick Thurston, il Museo del Ballenberg ha promosso nel 2007 l’ammodernamento dell’edificio.
Committente, Ufficio dei beni culturali e l’architetto bernese Patrick Thurston hanno ammodernato la casa del XVI secolo, giunta a Ballenberg nel 1977 con un investimento di 600 000 franchi. Per la ristrutturazione nel 2007, l’architetto doveva tenere in considerazione le esigenze di una famiglia di tipo classico: marito e moglie con due bambini in età scolastica. L’uomo svolge il lavoro di contadino o artigiano, la donna è impiegata a tempo ridotto come insegnante. Gli abitanti fittizi dispongono di tutte le comodità presenti in una paragonabile casa singola nuova.
Requisiti dei Beni culturali: Gli interventi devono essere reversibili, rispettosi alla sostanza e garantire un risultato di alta qualità artigianale ed architettonica.