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Architettura ed edifici

Sono oltre 100 le costruzioni rurali provenienti da tutta la Svizzera che si possono scoprire al Museo all’aperto del Ballenberg. Accanto a case contadine si trovano case di artigiani, case di braccianti e numerose costruzioni annesse come stalle-fienili, granai, cantine interrate, forni per la panificazione o forni di essiccazione. Gli edifici sono ordinati in base alla regione di provenienza e raggruppati seguendo il criterio delle tipicità e peculiarità regionali.

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Der Kornspeicher aus Ecoteaux VD (532) mit Garten im Freilichtmuseum Ballenberg.

Legno, pietra e calce

Nel Museo all’aperto del Ballenberg si trovano i più diversi materiali da costruzione ed elementi portanti. Il legno veniva usato per costruzioni a tronchi sovrapposti, costruzioni a montanti continui e panconi e costruzioni a graticcio. Gli edifici più massicci venivano edificati con conci, ghiaia di fiume, pietre squadrate e mattoni. Ma anche in queste costruzioni si trovano elementi in legno come travi maestre, tavole per pavimentazioni e pannelli. Il calcare veniva sottoposto a un processo di cottura e utilizzato come malta per muratura e intonaco.

Paglia, scandole e tegole

Nel Museo all’aperto del Ballenberg viene illustrato come le diverse coperture dei tetti abbiano influenzato la forma e la configurazione degli edifici storici. I grandi tetti di paglia fortemente inclinati facevano sì che l’acqua piovana potesse defluire rapidamente e che la paglia potesse così asciugarsi in fretta. I tetti coperti da scandole, con inclinazioni minori rispetto a quelli di paglia, consentivano la copertura con scandole di legno senza l’uso di chiodi, solo rinforzata con pietre. I tetti di ardesia e i tetti di tegole mostrano i vantaggi dell’uso di un materiale da costruzione non infiammabile e di lunga durata: dal XIX secolo perciò i tetti di tegole si diffusero sempre più, riducendo notevolmente l’uso delle altre coperture.

Detailansicht eines der grossen Strohdächer im Freilichtmuseum Ballenberg.

Abitazioni e calore

I locali interni delle case d’abitazione e delle case contadine mostrano l’abile gestione delle condizioni climatiche interne. I soggiorni erano per lo più orientati verso sud, le stufe di maiolica erano posizionate prevalentemente al centro della casa e scaldavano il tinello e le stanze contigue, gli appositi fori sopra le stufe di maiolica consentivano di diffondere il calore anche nelle camere da letto al piano superiore. Le cucine con focolare aperto erano per lo più aperte fino sotto il tetto in modo che il fumo potesse salire ed essere spesso ancora utilizzato per affumicare. Le finestre venivano per lo più chiuse con imposte – non solo per l’oscuramento degli ambienti ma anche perché costituivano un’ulteriore struttura isolante posta davanti ai vetri delle finestre. Oltre alle imposte a battenti venivano impiegate imposte a ribalta dal basso verso l’alto e imposte a ribalta dall’alto verso il basso.

Offene Küche mit Feuerstelle im Freilichtmuseum Ballenberg.

Valorizzazione e stoccaggio

Anche negli edifici di economia si trovano tipi di costruzione che oggi non esistono più, riscoperti tuttavia in parte grazie alla loro funzione pratica. Per esempio, le cantine del latte e le cantine interrate, che mantengono le condizioni climatiche interne relativamente costanti e sono così adatte per immagazzinare verdure, vino, mosto e latte. Numerosi altri tipi di costruzione servono per la conservabilità, l’immagazzinamento e la valorizzazione di derrate alimentari: forni di essiccazione per la frutta, la tettoia per vinacce per valorizzare lo scarto del torchio per la frutta, granai per immagazzinare il frumento o la caciaia dove lasciar stagionare i formaggi a pasta dura.

Lagerhaltung – insbesondere das Einmachen und Haltbarmachen von Lebensmitteln – war früher unabdingbar, um gut durch den Winter zu kommen.

Artigianato edile

Sull’area del Museo vi sono alcune costruzioni che ospitano strutture artigianali specifiche per il settore edile e che fanno parte degli edifici commerciali rurali: una fornace, un forno per la cottura della calce, una segheria e una corderia. I laterizi venivano impiegati per realizzare opere murarie, locali con soffitti a volta, rivestimento in muratura di vani e copertura del tetto. Importante ai fini della produzione era l’esistenza del materiale di partenza: l’argilla. La calce veniva impiegata per la produzione della malta e dell’intonaco e anche nelle costruzioni in legno per la tinteggiatura. Le seghe funzionanti ad acqua sono presenti già nel tardo medioevo ma si diffondono sempre più nel XIX secolo. Le assi già segate venivano impiegate per pavimenti, perlinature delle parteti e rivestimenti delle facciate. Le corde per l’edilizia erano necessarie per sollevare e trasportare gli elementi strutturali.

Im Freilichtmuseum Ballenberg wird regelmässig das Handwerk Ziegeln gezeigt.

Ricerca architettonica e ricerca sulle case

Gli edifici presenti nel Museo all’aperto del Ballenberg sono stati smontati pezzo per pezzo in diverse parti della Svizzera e ricostruiti nel Museo all’aperto. Spesso si è reso necessario ripristinare le condizioni originarie della costruzione. Il progetto di ricerca della documentazione della costruzione si focalizza sugli edifici presenti nel luogo d’origine, studia il contesto costruttivo sul luogo d’origine, la storia delle costruzioni e degli abitanti e le modalità del trasloco al Museo all’aperto.

Bauernhaus aus Therwil BL im Freilichtmuseum Ballenberg.

Proseguire verso gli edifici del museo

Ballenberg
Museo svizzero all'aperto

Museumsstrasse 100
CH-3858 Hofstetten bei Brienz

+41 33 952 10 30
info@ballenberg.ch

Orari di apertura

Dal 11 aprile al 27 ottobre 2024
Ogni giorno dalle 10 alle 17

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